Il ballo è un vero toccasana, sia per il fisico che per la mente. E si scelgono i balli di gruppo o in coppia anche la nostra vita sociale ne trarrà beneficio
Molti studi ormai lo provano: il ballo è considerato un ottimo approccio terapeutico a svariate patologie, dal sovrappeso all’ipertensione fino alla depressione.
Ballare mette in moto le endorfine, le sostanze prodotte dal cervello e che hanno lo scopo di alleviare il dolore e di stimolare il buonumore. Ballare riduce lo stress. Anche il senso dell’equilibrio viene stimolato e potenziato dalla danza dato che si migliora il controllo dei movimenti e la coordinazione.
Grazie ai movimenti dolci il ballo non provoca traumi alle articolazioni o alla schiena, come può avvenire cin attività fisiche più impattanti. Esistono inoltre alcune tipologie di balli che in particolare, vengono utilizzate come balli terapeutici. Il tango e il valzer sono ideali per chi ha bisogno di dare un calcio alla sedentarietà e da molto tempo non pratica attività fisica, perfetti per chi è particolarmente arrugginito. Il tango, inoltre, da alcuni anni viene utilizzato come coadiuvante per “arginare” gli effetti del Parkinson. Questo avverrebbe perché il paziente, fuori dall’ambiente riabilitativo classico, se sente più propenso a coinvolgere aree del cervello legate all’immaginazione.
I balli latinoamericani, zumba, salsa, hip hop, più dinamici e che richiedono maggiore sforzo e impegno fisico, sono ideali per chi è già allenato e desidera fare attività fisica a ritmo di musica.
Il ballo è un ottimo metodo di allenamento cardio-respiratorio perché chi si approccia alla riabilitazione dopo un problema al cuore, per esempio, lo fa più volentieri in un ambiente rilassato e dove “dimentica” il suo iniziale problema.
Danzare tonifica i muscoli. Quando si balla, infatti, non sono solo le gambe ad essere sollecitate ma anche spalle, schiena, addominali e glutei.
Inoltre ballare fa bene alla linea: un’ora di salsa o merengue consente di bruciare dalle 320 alle 450 calorie. Un’ora di ballo moderno ne consuma 230.
Praticare la danza, anche a livello amatoriale, serve a migliorare forza e resistenza muscolare, agilità, flessibilità muscolo-tendinea, equilibrio e coordinazione. Ovviamente varia tanto da genere a genere, per esempio lo swing allena molto i muscoli delle gambe.
Secondo uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, il ballo può migliorare la memoria e prevenire la comparsa di demenza senile.
Da una parte aiuta a contrastare l’insorgenza di varie forme di demenza, dall’altra ballare su musiche familiari favorisce, nelle persone affette da Alzheimer, il recupero di ricordi che sembravano persi per sempre.
Uno studio pubblicato sul Journal of Applied Gerontology ha dimostrato come gli anziani ospiti delle case di cura che ballavano prevenivano il declino funzionale, si “mantenevano giovani” fisicamente e di testa.
Insomma, se ti stai ancora chiedendo perché ballare fa bene ora sai perché quest’attività è un concentrato di energia e positività. Provare per credere: scegli il corso di ballo più adatto a te e impara a vivere meglio la tua vita a ritmo di musica!